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MEDIAZIONE FAMILIARE

In data 12 febbraio 2022, all’esito di un Corso biennale di Alta Formazione per Mediatori Familiari secondo Norma Tecnica UNI 11644 (Cod. Ric. A.I.ME.F. n. 0441/2019), ho sostenuto e superato con profitto l’esame di II Livello per Mediatore Familiare, conseguendo la qualifica di Mediatore Familiare professionale e dal 2021 sono socio dell'Associazione Italiana Mediatori Familiari.

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Cos'è la mediazione familiare?

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La Mediazione Familiare è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione, al divorzio o alla rottura della coppia a qualsiasi titolo costituita.

Si tratta di un'opportunità per i genitori, che in uno spazio riservato, autonomo dal contesto giudiziario, non giudicante ed imparziale, accogliente e facilitante il dialogo e l’ascolto reciproco, prenderanno in prima persona le scelte e le decisioni sentite come giuste ed eque per la propria famiglia, in modo condiviso e senza imposizioni da terzi estranei.

Gli obbiettivi e le caratteristiche principali della Mediazione Familiari sono, dunque, quelle di consentire ai genitori di assumere decisioni personalmente, di tutelare l'interesse dei figli, di non sentirsi giudicati per le scelte che assumeranno nell'interesse della famiglia e di curare le risorse familiari attraverso accordi durevoli, evitando lunghe e dispendiose vicende giudiziarie.

La Mediazione Familiare si svolge attraverso un percorso strutturato, generalmente della durata di circa 8-10 incontri ogni 15 giorni.

 

In un’intervista pubblicata l’8/11/2019 sul sito dell’Associazione Italiana Mediatori Familiari, l’attuale Presidente dell’Associazione, Dottoressa Federica Anzini, rispondeva all’intervistatore che le chiedeva come spiegare la mediazione familiare con una frase affermando che: “La mediazione familiare permette ai genitori di fare ai figli un grande dono: prendersi cura del legame genitoriale….”.

È questo probabilmente lo spirito che nel 1974 spinse James Coogler (un avvocato che aveva vissuto sulla propria pelle gli esiti un divorzio distruttivo sia dal punto di vista emotivo che economico) ad avviare il primo centro privato di mediazione familiare negli Stati Uniti: dare alle famiglie la possibilità di affrontare la vicenda separativa in modo costruttivo, guardando all’interesse dei figli.

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Chi è il mediatore familiare?

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Oggi in Italia la professione di mediatore familiare è regolamentata dalla legge n. 4 del 2013, recante disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi, e dalla successiva norma UNI n. 11644 dell’agosto 2016, con la quale è stata definita la figura dei professionisti della Mediazione Familiare, la loro preparazione professionale e la loro funzione sociale.

L’art. 14 dello Statuto dell’A. I. Me. F. definisce il mediatore familiare come terza persona imparziale, qualificata e con una formazione specifica che agisce in modo tale da incoraggiare e facilitare la risoluzione di una disputa tra due o più persone in un processo informale e non basato sul piano antagonista vincitore-perdente, il cui obiettivo è di aiutare le parti in lite a raggiungere un accordo direttamente negoziato, rispondente ai bisogni e agli interessi delle parti e di tutte le persone coinvolte nell'accordo. L'accordo raggiunto dovrà essere volontario, mutualmente accettabile e durevole. Il mediatore si applicherà affinché l'autorità decisionale resti alle parti. Il ruolo del mediatore familiare comporta fra l'altro il compito di assistere le parti nell'identificare le questioni, di incoraggiare la loro abilità nel risolvere i problemi ed esplorare accordi alternativi, sorvegliandone la correttezza legale, ma in autonomia dal circuito giuridico e nel rispetto della confidenzialità”.

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Il mediatore familiare svolge una professione propria e distinta: non agisce come terapeuta, avvocato o assistente sociale; professionisti con i quali lavora in sinergia (suggerendo in particolare alla coppia di rivolgersi ad un legale con il quale affrontare le questioni giuridiche e, quantomeno, per la stesura del ricorso consensuale da depositare in Tribunale) ma dai quali si distingue per ruolo ed obbiettivi, assicurando la massima riservatezza del percorso di mediazione.

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Potete contattarmi ai medesimi recapiti dello studio legale qualora siate interessati a ricevere ulteriori informazioni sul percorso di mediazione familiare.

 

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